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La pratica collaborativa
è uno spazio riservato
per esprimere i conflitti senza giudizi
e senza sanzioni

La pratica collaborativa
è uno spazio riservato
per esprimere il conflitto senza giudizi
e senza sanzioni

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Nel percorso di gestione del conflitto creato dalla pratica collaborativa non sarai mai solo: avrai sempre accanto il tuo avvocato

Nel percorso di gestione del conflitto creato dalla pratica collaborativa non sarai solo: avrai sempre accanto il tuo avvocato

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Il conflitto è uno strappo con la pratica collaborativa decidi tu come ricucirlo

Il conflitto è uno strappo: con la pratica collaborativa decidi tu come ricucirlo

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Non tutti i conflitti sono adatti alla pratica collaborativa
ma la pratica collaborativa
è aperta a tutti

Non tutti i conflitti sono adatti alla pratica collaborativa
ma la pratica collaborativa
è aperta a tutti

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RAPIDITÀ

Le parti che ricorrono al metodo collaborativo riescono a definire la controversia senza subire i tempi del processo ordinario.

COSTI

Scegliere la soluzione negoziale e contenere i tempi della trattativa riduce notevolmente i costi rispetto a un procedimento giudiziale

IMPATTO EMOTIVO

Grazie alla loro formazione multidisciplinare, i professionisti collaborativi prestano particolare cura all’aspetto umano delle vicende dei propri assistiti.

SOLUZIONI DURATURE

Con la pratica collaborativa, nonostante il conflitto in atto, le parti imparano a dialogare e vengono accompagnate a costruire una soluzione su misura per loro.

La pratica in sintesi

La pratica collaborativa è un metodo di risoluzione delle controversie, nel quale le parti individuano soluzioni al loro conflitto senza subire il rischio della decisione giudiziale (l’alea del giudizio), pur ottenendo un documento con la stessa efficacia e spendibilità di un provvedimento giudiziale.
Vede le sue origini nell’area dei conflitti familiari, ma può essere utilizzata anche per risolvere contrasti societari, successori e condominiali ecc…

Nella procedura collaborativa ciascuna parte, con l’assistenza del proprio legale, si confronta con l’altra liberamente e senza vincoli in uno spazio privato e riservato per individuare, anche con il contributo, se necessario, di professionisti di altri settori (psicologi, commercialisti, mediatori), la soluzione che massimizza le concrete e specifiche esigenze di ciascuno risolvendo il conflitto in maniera duratura ed efficace.

Processo collaborativo

La Giustizia può essere empatica? – Evento formativo 21 ottobre 2022

EVENTI E FORMAZIONE|

"Welink 2013 - Empatia - wallpaper" by Welink by Inspire is licensed under CC BY-NC-SA 2.0. Negli ultimi mesi abbiamo sentito spesso parlare di diritto empatico o Giustizia più empatica. E spesso ci siamo chiesti in che senso veniva usata questa parola: a cosa si intendeva fare [...]

Corso Base di Pratica Collaborativa 2022

EVENTI E FORMAZIONE|

negotiation-cartoons-position-vs-interests-jhonny-goldstein CC Commons Parte alla fine di ottobre il corso base per avvocati collaborativi ed esperti neutrali collaborativi del Gruppo Italiano di Pratica Collaborativa per la formazione alle tecniche di negoziazione con il metodo collaborativo. Durante i 6 incontri che completano il corso affronteremo i vari aspetti [...]

Evento formativo multidisciplinare sulla comunicazione nel conflitto – Roma 16 settembre

ARTICOLI, EVENTI E FORMAZIONE|

Il prossimo 16 settembre il Gruppo Italiano di Pratica Collaborativa incontra i soci a Roma per approfondire e confrontarsi sul tema della comunicazione nel conflitto. Quali strumenti possiamo adottare per comprendere, incontrare e vedere concretamente l'altro: il presupposto di qualsivoglia negoziazione. Qui trovate la locandina per ogni dettaglio. Vi [...]

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Per saperne di più

I tempi della procedura sono fissati dalle parti secondo le loro esigenze. Seguendo i criteri fissati per la negoziazione assistita da avvocati si consiglia di concludere le attività entro 3 – 4 mesi dall’inizio.
È necessario che ogni parte sia assistita da un avvocato, mentre uno solo sarà l’esperto neutrale (psicologo, commercialista, mediatore familiare), se dovessero decidere di nominarlo.
La procedura si svolge nel corso di alcuni incontri in cui le parti si confrontano alla presenza dei rispettivi legali per inquadrare gli elementi del conflitto e definire insieme alcune soluzioni. Per questioni di tipo tecnico o specialistico le parti possono nominare di comune accordo un consulente (c.d. esperto neutrale).
Tutti i partecipanti si impegnano a negoziare secondo buona fede e correttezza, a garantire la massima trasparenza nello scambio delle informazioni rilevanti e a mantenere la assoluta riservatezza rispetto a quanto emerso nel corso della trattativa.
Se la procedura per un qualsiasi motivo si interrompe, le parti possono decidere se redigere un verbale di accordo parziale su una parte della vertenza su cui si è trovata una soluzione o possono concludere la procedura senza alcun accordo. In ogni caso, le parti e gli avvocati sono vincolati alla riservatezza rispetto a ciò che hanno appreso durante la procedura. Ciascuna parte sarà libera di proseguire la tutela dei propri diritti con altri strumenti con il patrocinio di altri avvocati.

La pratica collaborativa si dimostra efficace per casi in cui le parti hanno mantenuto un dialogo tra loro e sono entrambe interessate ad individuare una soluzione al conflitto con spirito costruttivo e disponibilità al confronto con l’altro senza con ciò rinunciare alla tutela delle proprie esigenze.

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